domenica 26 maggio 2013

Gabriele D'Annunzio a cura della terza f

D'Annunzio e la Musica 
Sin dall'infanzia, Gabriele D'Annunzio ebbe un rapporto strettissimo con la musica, tanto da prendere lezioni di pianoforte e contemporaneamente di violino dietro suggerimento del padre.
 D'Annunzio possedeva un violino prodotto probabilmente da Jakobus Steiner (1617 - 1683), uno dei più illustri liutai del Tirolo.
Nella villa di Gardone Riviera c'è una parte del giardino che ha la forma di un violino ed è chiamata giardino delle danze.
D'Annunzio sapeva suonare anche la chitarra e spesso trascorreva il pomeriggio con essa. Era un finissimo conoscitore dell'opera musicale: privilegiava il sinfonismo di Beethoven, la poesia pianistica di Chopin e di Schumann, il lirismo di Giuseppe Verdi e non dimenticava mai di prestare attenzione anche ai capolavori e alle innovazioni della sua epoca. Disdegnava la banda di Pescara, da lui definita brigantesca e si concentrava all'ascolto dei quintetti sgambatiani che Giovanni Sgambati, discepolo di Franz Liszt, teneva a Roma nella Sala Dante, alla presenza della Regina Margherita.
D'Annunzio prestò numerosi suoi testi alla scena musicale. 
Amico di Giacomo Puccini e Arturo Toscanini , memorabile è il concerto che Toscanini tenne con l'orchestra del Teatro alla Scala nel 1920 a Fiume. (Wikipedia)


Era intimo amico di Francesco Paolo Tosti, il cosiddetto Re della romanza. D'Annunzio fornì a Tosti numerosi testi da musicare. Il più famoso è senz'altro uno dei capolavori della canzone napoletana: A vucchella. Scritta da D'Annunzio nel 1892 in seguito ad una scommessa con Ferdinando Russo al tavolino del Caffè Gambrinus di Napoli, divenne un successo internazionale quando fu cantata da Enrico Caruso. Russo diede il testo a Tosti che lo musicò e la celeberrima canzone fu pubblicata da Ricordi nel 1904 con la sua data di composizione. Tra le altre romanze di Tosti con i versi di D'Annunzio, merita d'esser ricordata anche L'alba separa dalla luce l'ombra , famosissima lirica tratta dalle Quattro canzoni dell'Amaranta.

qui autografo del Tosti  su Notturno di 
Gabriele D'Annunzio, 1911




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