mercoledì 10 aprile 2013

UNESCO Patrimoni dell'Umanità a cura delle prime d / f

CERTOSA (fr. chartreuse; sp. cartuja; ted. Karthause; ingl. charterhouse). -

Monasteri di certosini, così chiamati da Chartreuse, nome del luogo deserto nelle Alpi del Delfinato, vicino a Grenoble, dove S. Brunone si ritirò con sei compagni a vita eremitica nel 1084. Lì egli fabbricò una chiesa, circondata di capanne, in ognuna delle quali viveva uno degli eremiti, nel silenzio e nella preghiera. Questa disposizione della prima casa dei certosini, chiamata in seguito la Grande Chartreuse, fu conservata anche quando alle capanne di legno furono sostituite le costruzioni di pietra, e fu imitata da tutte le case di certosini. (Enciclopedia Italiana Treccani)
 
 
Secondo la regola certosina che predica il lavoro e la contemplazione, nella Certosa di Padula  esistono posti diversi per la loro attuazione: il tranquillo chiostro, la biblioteca con il pavimento ricoperto da mattonelle in ceramica di Vietri sul Mare, la Cappella decorata con preziosi marmi, la grande cucina dove, la leggenda narra, fu preparata una frittata di 1.000 uova per Carlo V, le grandi cantine con le enormi botti, le lavanderie ed i campi limitrofi dove venivano coltivati i frutti della terra per il sostentamento dei monaci oltre che per la commercializzazione con l'esterno. I monaci producevano vino, olio di oliva, frutta ed ortaggi.
Oggi la Certosa di Padula ospita il museo archeologico provinciale della Lucania occidentale.
 
reportage di una visita
 




















1 commento:

  1. La storia dell'edificio copre un periodo di circa 450 anni.

    La parte principale della Certosa è in stile Barocco ed occupa una superficie di 51.500 m² sulla quale sono edificate oltre 320 stanze.

    Il monastero ha il più grande chiostro del mondo (circa 12.000 m²) ed è contornato da 84 colonne.

    Una grande scala a chiocciola, in marmo bianco, porta alla grande biblioteca del convento.

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